Gli alberghi storici di Roma
Hotel Sole Al Pantheon *****
A ragione viene inserito nelle guide dei monumenti di Roma, è infatti uno degli alberghi più antichi della capitale essendo stato aperto nel 1467. Allora si chiamava “ Albergo del Montone”; l’anno seguente ospitò degli armigeri del re Federico III e l’ingresso si apriva su Via degli Orfani.
Ludovico Ariosto vi soggiornò nel marzo ed aprile del 1513:
"Indi col seno e con la falda piena
di speme, ma di pioggia molle e brutto,
la notte andai sin al Montone a cena."
Ariosto Sat. III (come si legge nella targa esposta sulla facciata dell’edificio).
Sarà in pieno Rinascimento che il nome diventerà “Albergo del Sole”. Nel 1768 tra i suoi ospiti ci fu anche un giovane Conte di Cagliostro, che a Roma nel 1768 conobbe la prigione e la moglie. In tempi moderni vi ha soggiornato Pietro Mascagni alla vigilia della prima della Cavalleria Rusticana del 1890.
L’albergo ha avuto vari proprietari nel corso dei secoli che hanno provveduto a diversi restauri e ristrutturazioni, fino all’ultimo della fine del secolo scorso che ne ha dato un'immagine vagamente seicentesca. La sua entrata è sulla splendida Piazza della Rotonda e le sue finestre si aprono sulla vista unica del Pantheon.
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Albergo del Sole al Biscione **
E’ in assoluto l’albergo più antico di Roma ed è aperto dal 1400, nel secolo scorso si è trasferito in un palazzo dell’Ottocento che si trova nel Rione di Parione, tra Piazza Campo de’ Fiori e Piazza Farnese, a due passi da Piazza Navona. Nella stessa area, al tempo dell’antica Roma, vi sorgevano il Teatro e la Curia di Pompeo dove nel 44 a.C. fu ucciso Giulio Cesare. Chiedete il permesso alla reception e visitate il garage: guardate il soffitto e vedrete spiccare i mattoni degli archi romani tra calce, cemento e luci a neon.
Il palazzo presenta le caratteristiche dei rioni popolari della Roma papalina con una serie di terrazze che si aprono a livelli diversi sui tetti e da cui si possono ammirare le cupole delle cento chiese di Roma.
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Albergo d’Inghilterra *****
Nella prima metà dell’800 Roma è considerata la città buona per passare la stagione invernale; un noto medico Inglese dell’epoca, James Clarck, consigliava ai suoi pazienti di trascorrere i mesi freddi a Roma ed in particolare indicava la zona di Piazza di Spagna e strade vicine perché vi si trovavano "le migliori residenze". Tra queste residenze vi era l’Albergo d’Inghilterra in via Bocca di Leone.
Costruito nel 1500 come residenza dei principi Torlonia, fu poi venduto e trasformato in albergo; già a metà del XVI secolo era inserito nel Grand Tour, il viaggio di formazione dei rampolli delle famiglie aristocratiche europee.
L’Albergo d’Inghilterra è testimone di fatti importanti della storia di Roma come il discorso che il filosofo e politico Vincenzo Gioberti tenne dalle finestre delle attuali stanze 130 e 131, nel 1848 incitando la popolazione romana a battersi per la propria indipendenza; ma è anche l’albergo che Dumas sceglie per il soggiorno romano del Conte di Montecristo
Nell’Ottocento è stata la meta preferita di Liszt, Byron, Keats e Shelley e, nel Novecento, la residenza romana di Ezra Pound, Giuseppe Ungaretti, Mark Twain, Ben Gazzara, Gore Vidal, Ernest Hemingway, Liz Taylor, Gregory Peck. L’hotel è stato restaurato con cura nel 2012 ed ha ora 88 camere, tutte diverse, ed una suite presidenziale all’ultimo piano da cui si gode un panorama mozzafiato.
Grand Hotel De La Minerve *****
Il Grand Hotel De La Minerve è uno degli alberghi storici di Roma che fu realizzato dal francese Sauve, arrivato al seguito di Napoleone dopo aver acquisito l’edificio nel 1810 dai Conti, succedutosi ai Fonseca che lo avevano fatto edificare nel 1620. Al tempo della costruzione l’area era un campo, ma in epoca romana lì si trovava il Saepta Julia (Portico di Giulia) fatto realizzare da Agrippa, lo stesso del Pantheon. Venne sopraelevato a fine Ottocento e ampiamente ristrutturato nel 1924 con un raffinato apparato scultoreo messo a punto da Rinaldo Rinaldi allievo di Antonio Canova.
Un giardino d'inverno in stile Liberty, costruito nella corte interna dell'albergo, fu aggiunto nell'Ottocento, e ora e' diventato la hall dell'albergo.
Nel 1832, divenuto albergo, fu una delle residenze preferite dai viaggiatori europei del Grand Tour. Tra i suoi ospiti Ferdinand Gregorovius, l’ultima imperatrice del Messico, Carlotta Maria Amalia, moglie di Massimiliano d'Asburgo, gli scrittori Stendhal e George Sand, il futuro Papa Pio IX, Cavour e il generale Jose' de San Martin, celebre eroe argentino, per arrivare a tempi più recenti a capi di stato come George Bush e artisti di fama internazionale come i tre tenori - Pavarotti, Carreras e Domingo - che furono ospiti dell'Hotel proprio per il concerto del 1990.
L’ultima ristrutturazione dell’Hotel è stata curata da Paolo Portoghesi. Le camere sono state ampliate e quindi ridotte di numero, oggi sono 118, più 13 mini appartamenti e 3 suite presidenziali. A tutto questo si deve aggiungere la panoramicissima terrazza solarium nella quale sembra di toccare con un dito la cupola del Pantheon, tanti campanili e cupole del centro storico.
Hotel Aventino ***
L’edificio è nascosto in uno dei giardini segreti dell’Aventino: una villa nello stile Liberty delle zone residenziali di fine Ottocento a Roma vicino a luoghi unici come il Giardino degli Aranci ed il roseto di Roma.
E’ uno dei posti migliori per sentire i profumi di Roma e per percepire la città come se il tempo si fosse fermato a cento anni fa; poco o nulla è cambiato sull’Aventino dagli anni Venti.
Si trova su Via S. Domenico, il santo che dal Portogallo portò a Roma il primo albero d’arancio e che la leggenda vuole che si possa vedere da un buco nel muro della vicina Basilica di Santa Sabina.
Il giardino protetto può essere goduto durante tutta la primavera e la lunga stagione calda romana da tutti gli ospiti ed anche dai loro amici a quattro zampe.
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Rifugio degli Artisti Guest House
E’ un B&B in posizione ottima in via del Vantaggio, traversa di Via Corso , vicinissima all’Ara Pacis ed a Piazza di Spagna, ma è anche una via tranquilla. Il B&B si trova in una zona di gallerie ed infatti nello stesso edificio nell’800 visse il pittore russo Ivanov.
La struttura ha uno stile moderno ma attento al recupero dell’antico; i mattoni a vista sono una giusta cornice per le pareti mosse e i tanti livelli di alcune stanze. Assolutamente adatta anche per un soggiorno di shopping.
di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 01/04/2015)