Traianus optimus princeps
I suoi contemporanei e gli storici antichi lo consideravano optimus princeps per le sue doti militari e le qualità come governante, gli storici moderni lo considerano uno dei migliori statisti di tutti i tempi. Marco Ulpio Traiano apparteneva alla ricca famiglia senatoriale degli Ulpii provenienti da Tuder (Todi) ma che si erano trasferiti nella Betica dove Traiano nacque quasi sicuramente il 18 settembre del 53 d.C. ( o 56 secondo altri) nella città di Italica ( vicino all’attuale Siviglia) che era stata fondata da Scipione l’Africano. Il padre si chiamava anche lui Marcus Ulpius Traianus ed iniziò il suo cursus honorum al tempo di Nerone aggregato alle legioni di Corbulone; fu in questo periodo che conobbe Vespasiano e divenne amico di Quinto Marcio Barea Sura, a sua volta amico di Vespasiano, di cui sposò la figlia Marciana.
Il legame tra il suocero e l’imperatore Vespasiano diede un forte impulso alla carriera politica del padre del futuro imperatore: nel 66 d.C. divenne legatus della Legio X Fretensis durante la I guerra di Giudea, sotto il comando prima di Vespasiano e poi di Tito; nel 67 a capo della Legio V Macedonica fu lui a conquistare Iafa, una delle prime città ribelli che furono riconquistate, duramente punite e la popolazione annientata. Le sue capacità militari gli permisero di distinguersi e i successi ne favorirono l'elezione a console suffetto e poi governatore della Betica, della Siria ed infine proconsole d’Asia.
Dal matrimonio, che sicuramente fu appagante sia per Marciana che per Marco Ulpio Traiano Seniore, nacquero due figli: Ulpia Marciana e Marcus Ulpius Traianus che furono sempre molto uniti. Conoscendo poi gli sviluppi delle vicende familiari non si può fare a meno di rilevare come la familia Ulpia Traiana rappresenta quasi un unicum tra le famiglie imperiali ed in cui i legami affettivi e di rispetto reciproco finirono per influire anche sulle vicende pubbliche.
A conferma di questi legami affettivi molto stretti si deve ricordare che Traiano, già divenuto imperatore, nel 113/114 fece riconoscere il proprio padre naturale Marcus Ulpius Traianus Seniore come divus così che Traiano fu il solo imperatore ad essere figlio di due padri divini, il suo padre naturale ed il padre adottivo il Divo Nerva.
(Geza Alföldy).
Non ci sono informazione sui pedagoghi che istruirono Traiano fanciullo mentre è certo che venne avviato presto alla vita militare. Seguì la carriera militare come era previsto per i rappresentanti dell'aristocrazia senatoria; percorse tutti i gradini del cursus honorum: tribuno militare in Siria sotto il comando di suo padre che faceva parte dello stato maggiore di Vespasiano, poi questore del tesoro senatoriale, ancora pretore in Spagna ed infine, come legato Augusti di Domiziano, ebbe il comando della Legio I Adiutrix (89 d.C.) durante la repressione della rivolta di Lucio Antonio Saturnino che si era fatto nominare imperatore dalle legioni che aveva sotto comando in Germania Inferiore; sicuramente Traiano era sul campo di battaglia di Vindonissa quando il governatore ribelle venne ucciso. Traiano fu eletto console ordinario nel 91 d.C., segno della importanza che aveva assunto non solo tra i legionari ma anche per l'aristocrazia ed il popolo di Roma, e poi governatore della Germania Superiore nel 96.
Vivendo molta parte dei suoi primi quaranta anni lungo le frontiere dell’impero; proprio per aver scelto la vita militare arrivò al matrimonio che aveva superato i trenta anni. Il matrimonio, quasi sicuramente combinato dalla madre, venne celebrato nel 90 d.C.
La giovane moglie era Pompeia Plotina Claudia Febe Pisone, nata a Nemaus (Nimes) in Gallia e forse imparentata con gli Aurelii Fulvus, anche questi importante gens romana stabilita a Nemaus, ed a cui apparterrà il futuro imperatore Antonino Pio.
Secondo gli storici, Cassio Dione in particolare, Plotina ebbe molta influenza sul marito che seguì sempre nei suoi viaggi nelle provincie dell'Impero ed anche durante la campagna di guerra in Dacia, ed avrà poi un ruolo decisivo nella scelta del suo successore. Quando nel 96 Domiziano fu ucciso si trovava come governatore della Germania Superiore.
Acquartierato lungo il Reno con la legione sotto il suo comando, Traiano ricevette nel 97 la missiva in cui Nerva gli comunicava di averlo adottato e di aver ottenuto l’approvazione del Senato quale suo erede. Sorpreso e soddisfatto Traiano non ritenne di dover tornare a Roma, voleva continuare nell’incarico avuto di riportare ordine lungo i confini balcanici. Alla fine Quadi, Marcomanni ed Iagizi si arresero e per Ulpio Traiano fu decretato il Trionfo ed il riconoscimento del cognomen di Germanicus.
Era ancora in Germania quando ricevette la notizia della morte di Nerva; una lunga staffetta era stata organizzata da Roma per portargli la notizia e l'ultimo messaggero fu Publio Elio Adriano il giovane parente che aveva adottato e che lo aveva seguito in Germania. La sua nomina ad imperatore era stata ratificata dal Senato il 1 febbraio del 98 e le sue truppe lo acclamarono, ma le sue preoccupazioni erano ancora per la situazione lungo il limes danubiano ed allora decise di rientrare a Roma solo quando la situazione si fosse stabilizzata. Proseguendo la politica di Domiziano fece accordi di non aggressione, pagando una sorta di tributo, con le tribù meno bellicose e combattè e sconfisse le altre. ...
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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 22/10/2021)
Bibliografia:
Trajano emperador de Roma
– Atti del Congresso, Siviglia 1998Principi optimo: un aspetto della propaganda imperiale da Augusto a Traiano nelle fonti letterarie ed epigrafiche
– Riviste UNIMI 2019