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Studium Urbis

Studium Urbis

Nel 1303 con la bolla In Supremae praeminentia dignitatis, Bonifacio VIII istituì lo Studium Urbis, ovvero un’istituto per l’istruzione superiore che fosse destinato ai non prelati.
Un’istituzione simile era stata già istituita a Bononia (Bologna) nel 1088, era stata chiamata Alma Mater Studiorum e la sua nascita avvenne con premesse diverse, ovvero erano gruppi di studenti che si riunivano e attraverso la collectio pagavano un docente che erano loro stessi a scegliere. L’istituzione per gli studi superiori di Roma nacque invece come affermazione della potestas universalis del papato e così era inizialmente nelle intenzioni di Papa Caetani.
La sede dello Studium Urbis fu posta vicino alla chiesa di Sant'Eustachio e proponeva studi di ogni tipo ma in prevalenza quelli con indirizzo giuridico. I primi anni del Studium urbis non furono facili e solo nel 1318 gli fu riconosciuta la facoltà di riconoscere dei titoli accademici; nei primi quindici anni infatti la facoltà di “addottorare” era solo dello Studium Curiae, l'università pontificia riservata al clero. Lo Studium Urbis doveva essere, secondo le intenzioni di Bonifacio VIII, uno strumento politico del potere temporale del papato e per questo motivo la sua amministrazione era affidata ai Senatori che almeno nella fase iniziale aveva la facoltà di scegliere i docenti.
Ancora nel corso del XIV secolo la sede era vicina alla Chiesa di Sant’Eustachio ma la sua esistenza fu messa in pericolo dalla scarsità delle risorse finanziarie e dalla situazione di Roma dove le continue lotte tra famiglie guelfe e ghibelline rendevano difficile se non pericoloso vivere ed anche i docenti preferivano andar via da Roma.
Nel 1376 lo Studium fu trasferito in Trastevere e poiché rischiava "iam collapsum propter defectum doctorum", così dovette far venire docenti non romani, non compromessi con le lotte politiche e li obbligò a risiedere nel rione della schola per cercare in qualche modo di salvaguardarla. Nello Studium si insegnava allora legge, medicina, grammatica e logica.
Uno dei problemi cruciali nel primo periodo di vita dello Studium Urbis era nel confronto continuo con lo Studium Curiae, due realtà difficilmente confrontabili: non fosse altro che per motivi di cronologia e di geografia . Nell'arco di due secoli ci furono spesso scambi tra lo Studium Urbis e lo Studium Curiae ma quest'ultimo perse progressivamente la sua importanza quando, dopo il 1377, la sede del papato tornò a Roma ed iniziò il dominio temporale della chiesa così che lo Studium Curiae non aveva più ragione di esistere e lo Studium Urbis iniziò a trasformarsi da ... università della città … a università del principe (Frova-Miglio).
L’ateneo non fu brillante almeno fino al 1431 quando Eugenio IV risolse il problema del finanziamento delle attività con gli introiti provenienti dalle gabelle sul vino forestiero che comunque erano gestite dal Camerlengo pontificio che oltre a decidere i compensi dei docenti, aveva anche la potestà di sceglierli curando che le loro idee fossero in linea con l'ortodossia cattolica.
Nella seconda metà del XV secolo tra gli insegnanti della cattedra di Retorica vi furono prima Lorenzo Valla e poi Pomponio Leto che la tenne dal 1470 fino al 1497, anno della sua morte e fu un insegnante fecondo di dispense universitarie per i suoi discepoli. Gli insegnamenti impartiti nel XV secolo erano il diritto, le materie letterarie, la storia e la chirurgia ...



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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 19/03/2018)




Bibliografia:

  • - CARLA FROVA - MASSIMO MIGLIO: «5tudium Urbis» e «5tudium Curiae» nel Trecento e nel Quattrocento: linee di politica culturale