Mausoleo di Augusto
Quando Ottaviano ritornò vittorioso a Roma nel 28 a.C. diede avvio al programma di propaganda che doveva rendere lui ed i suoi successori i tutori di una nuova Roma più potente, più bella, più grande. Molti furono i cambiamenti che volle portare nella struttura amministrativa dello stato, molti i valori che gli parvero irrinunciabili perchè la cultura romana avesse solide basi ed ancora molte le opere architettoniche che dovevano essere testimonianza delle sue “RES GESTAE” per Roma. L’espressione della grandezza di Roma doveva comunque essere sentita dal popolo di Roma e di tutti i territori che governava, come supremazia della gens Julio-Claudia e quindi decise di costruire un grande monumento che doveva essere a loro perenne memoria e gloria.
Individuò un’area vicina al Tevere sul lato occidentale del Campo Marzio che era suolo pubblico e qui decise di realizzare il monumento funerario che doveva essere la sua apoteosi ma questo non bastava ad Ottaviano che novello Romolo cercò di realizzare una connessione con il primo re di Roma. Secondo la leggenda Romolo era stato rapito e trasportato nell’Olimpo dagli Dei mentre stava passando in rassegna l’esercito presso il Palus Caprae: l’ascensio ad astra di Romolo era avvenuto nel Campus Martis è questo fu il primo degli eventi determinanti per la scelta del Campo Marzio. Il secondo evento fu l’uccisione di Cesare, che lo consacrò come primo rappresentante della nuova stirpe, e che avvenne anche questa in Campo Marzio e che molte somiglianze aveva con quella di Romolo, ucciso secondo la tradizione dai senatori.
La costruzione del Mausoleo fu solo il primo passo di un ampio programma architettonico in cui entrarono, in ordine temporale, il Pantheon edificato da Agrippa nel 25 a.C., l'Ara Pacis Augustae nel 12 a.C. ed infine il solarium nel 9 a.C.
Strabone descrive come appariva il Campus Martius in età augustea: “ La straordinaria grandezza della pianura permette senza impaccio le corse di carri e ogni altro esercizio ippico, e insieme gli esercizi con la palla e il cerchio, e la lotta. Le opere d'arte disposte intorno, il suolo erboso per tutto l'anno e la corona di colline che si avanzano fino alla riva del fiume e offrono un colpo d'occhio scenografico, fanno sì che a malincuore se ne distolga lo sguardo...... Così, ritenendo questo luogo il più sacro di tutti, costruirono qui i monumenti funerari degli uomini e delle donne più illustri. Il più notevole è quello chiamato Mausoleo ...”
Secondo la tradizione il Campo Marzio era luogo pubblico di sepolture ma destinato solo a coloro per i quali il Senato aveva riconosciuto meriti particolari; secondo Appiano solo i re potevano essere sepolti in Campo Marzio mentre testimonianze letterarie ed archeologiche raccontano, in età repubblicana, delle sepolture di Silla, di Cesare e della figlia ma anche di Publicius Bibulus di cui non si conoscono i meriti ma il cui monumento funerario è ancora oggi visibile dove iniziava il tracciato dell'antica Va Flaminia. La scelta del Campo di Marte come luogo per il monumento funerario del princeps e della sua famiglia era quindi più che inevitabile.
Secondo Svetonio, Ottaviano fece iniziare la costruzione del mausoleo durante il suo sesto consolato, dopo la vittoria di Azio e la conquista dell'Egitto, ma prima di ricevere il titolo di Augustus (27 a.C). Sempre Svetonio sembra lasciar trapelare che Ottaviano nella scelta dell'architettura possa essere stato influenzato dalla visita in Alessandria del Mausoleo di Alessandro, condottiero di cui subiva il fascino ed a cui rese omaggio ponendogli sul capo una corona d'oro intrecciata con fiori.
Quale doveva essere la struttura architettonica del monumento ci viene riferita ancora una volta da Strabone:
“ … un grande tumulo su un basamento di marmo bianco,situato accanto al fiume, coperto fino alla sommità di alberi sempreverdi;in cima è l’immagine di bronzo di Cesare Augusto, e all’interno del tumulo sono le urne di lui, dei suoi parenti e degli amici più intimi,mentre dietro vi è un grande bosco sacro che offre meravigliose passeggiate. “
Dai rilievi archeologici sembra che il Mausoleo aveva un diametro di 87 m. ed un basamento di travertino alto 12 m su cui poggiava un muro perimetrale alto 22 metri.
Il primo appartenente alla gen Julia che fu sepolto nel Mausoleo fu Marcello, il nipote di Augusto e suo erede designato, dopo di lui fu la volta di Ottavia nel 13 a.C le cui ceneri furono sepolte vicino a quelle del figlio. Fu poi la volta di Marco Vepsanio Agrippa nel 12 a.C., di Druso Maggiore nel 9 a.C e poi di Gaio Cesare e Lucio Cesare i due figli di Julia ed Agrippa che Augusto aveva adottato e che morirono rispettivamente nel 3 e 5 d.C. ...
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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.1 - 09/08/2021)
Bibliografia:
Il clipeus Virtutis del Mausoleo di Augusto
.Gli “ELOGIA” del Mausoleo di Augusto.
École Française de Rome Année 1991 143 pp. 133-152