Marozia Regina d’Italia
Tra il IX ed il X secolo, Roma visse uno dei momenti più confusi e terribili della sua storia che è meglio conosciuto come la pornocrazia romana
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Roma era governata da papi ma è Teofilatto un patrizio di origine germanica, proprietario di borghi e terre nel Lazio, divenuto il più importante degli optimates dell’Ordo Senatorius a tenere in pugno il Papa, la Curia e il Senatus. Teofilatto era il comandante della milizia di Roma e come l'Ordo Senatorius riteneva di aver ereditato le prerogative del Senato Romano così Teofilatto quale Magister Militum e Sacri Palatii Vestararius si sentiva il princeps di Roma ed in effetti lo fu e governò Roma per circa venti anni (901-924). Come Sacri Palatii Vestararius amministrava i beni e le entrate della Chiesa e questo gli consentì di influire sulla elezione dei Papi. Determinante per il suo successo fu anche il matrimonio con Teodora, nobildonna romana. Dal loro matrimonio nacque nel 890 una figlia Maria dei Teofilatti ma che passerà alla storia con il nome di Marozia e poco dopo anche una seconda conosciuta come Teodora II.
Il potere di Teofilatto era strettamente dipendente da quello dei papi, o meglio delle donne della sua famiglia che ne furono le concubine. Teofilatto entrò in Laterano quando la moglie Teodora era concubina di Stefano VI e quando a questo successe Sergio III era la figlia Marozia ad essere la concubina del papa.
Con l'elezione di Sergio III iniziò quello che viene definito il “secolo di ferro” ; papa ed antipapa e poi ancora papa, Sergio III riuscì a farsi eleggere per la prima volta dopo la morte di Stefano VI, colui che su istigazione della duchessa di Spoleto indisse il processo al cadavere del Papa Formoso al solo fine di ristabilire i privilegi della fazione filogermanica della Curia. Sergio figlio di un Bernado dux et comes tuscanus, quasi sicuramente era parente di Teofilatto (fratello?).
Era il gennaio del 904 quando fu eletto Papa Sergio III che governava Roma con l’appoggio di Teofilatto ma di fatto finì con il lasciargli la guida dei territori sotto il suo controllo e, forse in cambio, tenne con sé Marozia che divenne la sua concubina. La permanenza alla guida della Chiesa durò poco per Sergio che nel 911 morì strangolato secondo la leggenda proprio per ordine di Marozia che dopo aver anche avuto un figlio (che diventerà poi il Papa Giovanni XI) dal papa se ne era stancata.
Il nuovo Papa fu Anastasio III, un cortigiano manovrato da Teofilatto e Teodora che era uomo mite e mori ben presto. Intanto Marozia aveva sposato Alberico di Spoleto, un cavaliere di origine francese che dopo aver combattuto per Guido da Spoleto contro Berengario re d'italia, lo aveva poi ucciso prendendosi le sue terre ed il titolo.
Alberico aveva già sostenuto Papa Sergio III e quando questo morì diede il suo appoggio al successore e per consolidare i rapporti con le famiglie che lo sostenevano si unì a Marozia; alcuni storici descrivono il legame come segue:
accepit una de nobilibus Romani... non quasi uxor sed in consuetudinem malignam
mentre altri sostengono che si trattasse di un'unione legittima; quale che fosse da questa unione nacquero ben quattro figli. L'unione di Marozia con Alberico fu parte di una strategia politica di suo padre con il fine di favorire il consolidamento del dominio dei Teofilatti nell'Italia centrale; il rapporto familiare con il Duca di Spoleto inoltre ebbe la funzione di consolidare la posizione di Teofilatto nella posizione dominante all'interno del Senato dell'aristocrazia romana.
Tra il 917 ed il 920 Alberico, Teofilatto e Teodora morirono e Marozia si ritrovò a detenere tutto il potere che era stato nelle loro mani: era la donna più potente di Roma.
di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 21/11/2019)