Giulio Cesare
Cesare è stato il più grande personaggio della storia romana, pontifex maximus per gli dèi, consul per il popolo e il Senato, summus imperator per i soldati, dictator per i nemici, seppe conquistare gli uomini con un carisma sicuramente eccezionale ma anche con l’intelligenza e la scaltrezza che non può mancare ad un uomo politico.
Gaio Giulio Cesare era nato a Roma nel 100 a.C. da Aurelia Cotta e da Gaio Giulio Cesare la cui magistratura più alta fu la pretura nel 92 a.C. . La gens Julia sebbene di antiche origini aristocratiche non poteva vantare molti antenati illustri, anche se nel 91 a.C. Sesto Giulio Cesare, fratello di Gaio, divenne console effettivo. Molto più importante era la gens Aurelia cui apparteneva la madre, il cui padre Lucio Aurelio Cotta era stato console nel 119 a.C. ed il fratello, con lo stesso nome, era stato tribuno della plebe nel 95 a.C. e dal 82 a.C. il fratello di Aurelia fu Pontifex Maximus.
L'importanza delle origini era fondamentale per chiunque avesse ambizioni politiche e Giulio Cesare quando decise di conquistare un posto di potere, come molti altri, dichiarò la sua ascendenza rivendicando anche un'origine divina. Accadde nel 69 a.C. quando pronunciò l'orazione funebre per la zia Julia Maior, la vedova di Caio Mario: “Per parte di madre la mia famiglia è regale, per parte di padre trae la sua origine dagli dei immortali.” La gens Aurelia a cui apparteneva la madre, dichiarava di discendere da Anco Marcio il quarto re di Roma, mentre da parte di padre il giovane Cesare pretendeva di discendere da Julo o Ascanio, figlio di Enea e di Creusa e poiché Enea era nato da un uomo. Anchise, che si era unito alla dea della bellezza Venere, la gens Julia rivendicava l'ascendenza divina.
Il padre di Giulio Cesare morì nel 85 a.C. Dal racconto di Plinio sembra che fu una morte improvvisa, cadde a terra mentre stava allacciandosi i calzari forse vittima di una patologia circolatoria o cardiaca.Lascò la famiglia in condizioni economiche discrete e la moglie Aurelia, Julia Minor ed il giovane Julius passarono sotto la protezione di Gaio Aurelio Cotta console, e poi anche Pontefice Massimo, fino alla sua morte nel 74 a.C.
Gaio Cesare ebbe due sorelle, Giulia Maggiore e Giulia Minore le cui vite si incrociarono in modo significativo con la sua; la famiglia viveva in una casa senza lussi nella popolare Suburra, nei cui vicus vivevano le tante famiglie dell'antica aristocrazia che non potevano permettersi una casa sul Palatino e che avevano come vicini di case le gentes arricchite che provenivano dai municipia italici.
Alla sua nascita è collegata una leggenda secondo la quale poiché non riusciva a nascere con un parto naturale, intervenne un medicus che effettuò un taglio del ventre della madre da cui fu estratto il bambino; questa sarebbe anche l'origine del “parto cesareo”. Ma questa è solo una leggenda nata molti secoli dopo perchè secondo una legge romana, attribuita al re Numa Pompilio, l'incisione del ventre per far nascere il bambino poteva essere praticata solo se la madre era morta e la madre di Giulio Cesare era sicuramente viva quando nacque la figlia di Gaio. Plinio Seniore racconta invece che fu un antenato di Cesare che nacque in questo modo e da questo ebbe origine anche il cognomen che fu trasmesso ai discendenti, ad esempio il padre di Gaio Giulio Cesare aveva lo stesso nome e lo zio si chiamava Lucio Giulio Cesare.
La famiglia del padre seppure di nobili origini non aveva grandi risorse economiche ed aveva la sua domus nella zona della Suburra dove il giovane Giulio Cesare visse la sua giovinezza almeno fino alla morte del padre. La gens era comunque patrizia e la loro ricchezza seppure inferiore a quella di altre gens era considerevole ed il giovane Gaio frequentava i giovani dell'elite aristocratica romana tanto più che la sorella Julia Maior aveva già sposato Gaio Mario , fatto che permise alla famiglia di rimettere in sesto le proprie finanze.
L'educazione di Giulio Cesare fu quella di ogni altro giovane aristocratico; tra coloro a cui fu affidata la sua formazione ci fu Marco Antonio Gnifone, un illustre grammatico di Alessandria che avviò il giovane Giulio Cesare all'uso della tecnica analogica che privilegia il linguaggio come forma di rappresentazione delle cose senza alcuna connessione tra res e verba; Cesare sarà sempre un analogista intransigente e la linearità dei suoi scritti sta a dimostrarlo. Per completare la sua educazione si recò anche in Grecia, a Rodi dove seguì gli insegnamenti del retore Apollonio Molone. La permanenza in Grecia servì peraltro a Cesare per migliorare il suo greco che parlava con la stessa padronanza del latino ...
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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 24/11/2021)
B.Civiletti – Statua in bronzo del giovane Cesare – GNAM, Roma IT
Denarius, 47 a.C. - Emissione Nord Africa, al dritto Venere, al verso Enea che porta Amchise ed il Palladium
Giulio Cesare - Carlsberg Glyptotek, Monaco