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Germanico

Germanico

All'inizio dell'impero forse nessun altro come Germanico incarnava le speranze di Augusto e di Roma.
Era l’erede delle più importanti famiglie che avevano fatto la storia di Roma: era il figlio di Druso Maggiore e di Antonia Minore; da parte di Druso, figlio di Livia, aveva l’appoggio della gens Claudia, una delle famiglie più antiche di Roma, e dei Domizi, da parte di Antonia, figlia di Ottavia e Marcantonio, rappresentava la gens Julia e la gens Aurelia. Nelle sue vene scorreva il sangue di alcune delle famiglie più importanti di Roma: dei Claudii, degli Aurelii, dei Domitii, degli Antonii e degli Julii.
L’iconografia ci consegna l’immagine di un uomo in cui i lineamenti riportano alla mente i tratti del nonno Marco Antonio ed il piglio della gens claudia ma che, come riportano gli storici:Fu sommamente onorato da tutti come persona amabile per la compostezza dei suoi costumi e la cortesia del suo tratto e anche perché, pur nell’altissimo suo grado, voleva essere uguale ad ogni altro. ( Giuseppe Flavio Jud. XVIII)
Nacque ad Anzio il 24 maggio del 15 a.C. e gli fu dato il nome di Druso Claudio Nerone ed era il figlio primogenito di Druso Maggiore e di Antonia Minore; Germanico visse l’infanzia negli appartamenti della Domus Augusti, quelli che furono destinati a sua madre Antonia ed ai suoi figli dopo la morte del padre Druso Maggiore nel 9 a.C. La madre non si risposò più e dedicò la sua vita ai suoi figli condividendo anche con Livia le cure pedagogiche ai rampolli delle famiglie reali d’oriente che Augusto ospitava a Roma.
La sua educazione fu decisa da Augusto e seguita dalla madre Antonia che scelse per lui come precettore il retore Cassio Salano che gli insegnò la retorica e l’oratoria e che rimasto in amicizia con il suo discepolo fece quasi sicuramente parte del cosiddetto “circolo di Germanico”; ma gli studi di Germanico comprendevano anche il greco che parlava correttamente e che aveva studiato insieme ai figli di Agrippa.
Augusto lo inserì tra i suoi eredi designati secondo una “alchimia genealogica” che non si ripeterà più dopo di lui; gli fece jndossare la toga virile poco prima del 2 d.C., prima di compiere i diciassette anni, fatto indicatore dei progetti che Augussto aveva fatto su di lui sebbene Gaio Cesare e Lucio Cesare fossero entrambi ancora in vita.
Nel volgere di pochi mesi tutto cambiò; il 20 agosto del 2 d.C. Lucio Cesare morì a Marsiglia e nel febbraio del 4 d.C. fu la volta di Gaio Cesare per le conseguenze della ferita riportata in un attentato. Augusto era rimasto senza eredi e e restava come unico erede maschio Agrippa Postumo nel quale forse Augusto non ravvisava le doti di comando necessarie per un princeps. Temendo per le sorti della dinastia pur non amandolo pensò come successore a Tiberio che si era dimostrato un capace generale ed un valido amministratore; nel suo cuore c'era però Geranico, anche lui appartenenete al ramo della gens Claudia ma la madre era Antonia Minore, la sorella di Augusto che aveva avuto quella figlia da Marco Antonio. Augusto avrebbe voluto come successore Germanico a poiché era troppo giovane risolse il problema con una doppia adozianeche avrebbe legittimato il passaggi di potere. Augusto avrebbe adottato Tiberio e Tibero avrebbe adottato Grmanico,Tiberio sarebbe stato princeps dopo Augusto ma in realtà una sorta di reggemte per Germanic, La cerimaonia avvenne il 27 giugno del 4 d.C.durante l’inaugurazione del Tempio di Malte Ultore; ci fu la cerimonia pubblica di adozione da parte di Augusto di Agrippa Postumo e di Tiberio e se il primo aveva solo 16 anni e poche reali possibiltà di divenire Cesare, Tiberio aveva già 46 anni ed era il più “qualificato” a succedere nella guida dello stato ad Augusto ma sebbene avesse un figlio Druso Minore di 18 anni, dovette adottare Germanico, il figlio di 19 anni del defunto fratello Druso Maggiore, l’unico dei tre che in effetti Augusto voleva come suo erede.
Poco dopo, alla fine del 4 d.C. o inizio del 5 d.C., per consolidare la sua posizione di successore fu deciso il suo matrimonio con Julia Agrippina, nipote di retta di Augusto e sorella degli altri eredi scomparsi ...



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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.1 - 06/02/2021)