La cittadella dei Frangipane
Nell’itinerario di Cencio il Camerario del 1192 si racconta di Roma e delle sue torri prima che fosse dato l’ordine di distruggerle nel 1120 e di quante fossero quelle che i Frangipane costruirono per difendere il colle Palatino su cui avevano posto la loro residenza; erano talmente tante che tutta l’area del Foro Romano era chiamato Campo Torrecchiano.
La famiglia dei Frangipane fu molto importante nei secoli XI e XII e molte delle loro decisioni hanno in qualche modo cambiato la storia di Roma. Non che ai Frangipane importasse molto della città quello che contava era solo il loro prestigio e la loro ricchezza e fu, in definitiva, una famiglia abbastanza ottusa ed incapace di conquistarsi una reale supremazia.
Il capostipite sarebbe stato un tale Flavio Anicio, un mercante che durante la carestia del 717 girava con la barca per le vie di Roma offrendo le proprie merci ed al quale coloro che avevano perduto tutto si rivolgevano implorando “frange nobis panem” , ovvero spezza il pane per noi; da questo aneddoto nacque poi anche lo stemma della famiglia dove si vedono due leoni che spezzano il pane. La ricchezza della famiglia iniziò con il commercio di stoffe ma ben presto cominciarono ad acquistare terre e nel X secolo erano ben attestati lungo la Via Ardeatina dove a Possignano avevano la loro rocca che era uno dei baluardi di difesa della Stato della Chiesa; probabilmente iniziò proprio in questo modo la scalata al potere della famiglia.
All’inizio del XI secolo erano diventati una della famiglie importanti di Roma insieme ai Crescenzi, ai Pierleoni ed ai Savelli con i quali si contesero la supremazia sulla città dividendola non solo in aree di influenza ma in veri e propri territori delimitati da mura al cui interno realizzarono le loro cittadelle. Scelsero dei siti elevati e tutt’intorno costruirono delle mura e delle alte torri che servivano per osservare i movimenti degli avversari. Il motivo del contendere era il controllo della Curia e dei privilegi che erano connessi alla concessioni commerciali ed allo sfruttamento delle terre pontificie.
La famiglia Frangipane aveva fissato il suo feudo sul Palatino a protezione del quale aveva costruito le mura approfittando dei solidissimi monumenti dell’antica Roma che inglobò lungo il perimetro della sua cittadella. Il primo nucleo del fortilizio era stato posto attorno alla Torre Cartularia ed andava dall'Arco di Tito al Settizodio, incorporarono poi la torre fortificata costruita sull'Arco di Costantino dai monaci di San Gragorio tra la fine del X secolo e l’inizio dell’XI.
La cittadella fu completata quando nel marzo del 1144 fu nominato Papa Lucio II che cercò dapprima di trovare un accordo con i rappresentanti del Senato di Roma che non volevano riconoscerlo e così nella speranza di attirare i Frangipane dalla sua parte gli concesse il Circo Massimo. Furono infatti i Frangipane che soccorsero in Papa colpito da una sassata durante l’assedio che aveva guidato personalmente contro i ribelli.
Il Papa morirà poco dopo ma ormai i Frangipane avevano completato la loro cittadella che comprendeva il Colosseo, l’arco di Costantino, l’arco di Tito, il Septizonio, l’arco di costantino e poi, oltre le pendici meridionali del Palatino, l’arco di Giano, e costruito elevazioni sugli edifici più alti e poderosi, trasformandoli in torri, alcune della quali sono ancora oggi visibili ...
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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 26/05/2016)
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