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Domiziano

Domiziano

Il primo imperatore che si fregiò degli appellativi di dominus et deus fu Domiziano e se Augusto li aveva vietati, Tiberio li aveva rifiutati, Caligola li aveva apprezzati, Domiziano fu il primo a pretenderli anche nei documenti ufficiali. Apparteneva alla dinastia dei Flavi e fu imperatore dopo il breve regno del fratello Tito.
Domiziano era nato il 24 ottobre del 51 d.C. a Roma nella casa ad malum punicum, il nome romano del melograno, sul Quirinale; figlio secondogenito del generale Flavio Vespasiano e di Domitilla Maggiore; trascorse l’infanzia e l’adolescenza subendo l’ombra del fratello Tito, maggiore di dodici anni, tanto che Marziale ne parlava come di Flavius tertius.
La famiglia , secondo i criteri del tempo, non era così ricca da potersi permettere vasellame d'argento ma avevano schiavi e servitori e per Domiziano la madre Domitilla Maggiore, che morì quando era ancora piccolo, scelse come nutrice Fillide la stessa che dopo di lui si occuperà di Giulia la figlia che Tito aveva avuto da Arrecina Tertulla e da cui aveva divorziato a causa del coinvolgimento dei suoi parenti nella congiura neroniana. A Fillide Domiziano fu molto affezionato e la tenne sempre tra i suoi protetti rendendola anche molto ricca.
Aveva ben dodici anni meno del fratello Tito che giovanissimo seguì il padre, generale di Nerone, nelle campagne di guerra in Asia; nel 66 d.C. mentre il padre ed il fratello erano impegnati nella preparazione della prima guerra giudaica, Domiziano appena quindicenne era a Roma sorvegliato e protetto dallo zio Flavio Sabino che dal 62 era Praefectus Urbi. Era quindi sotto la protezione dello zio nel 69 d.C., l'anno dei quattro imperatori e durante gli episodi di guerra civile che si svolsero a Roma. L'avvenimento che segnò la gioventù di Domiziano è l'incendio del Tempio di Giove Capitolino nella notte tra il 19 e 20 dicembre quando i sostenitori di Vitellio appiccarono il fuoco per far uscire i sostenitori di Vespasiano guidati da Flavio Sabino, lo zio, che morì nell'incendio mentre Domiziano riuscì a salvarsi travestito da sacerdote di Iside. Il travestimento gli consentì di raggiungere la casa di Cornelio Primo, un clientes di Vespasiano, che gli diede riparo per la notte e poi la mattina seguente, secondo quanto riferisce Svetonio, un suo amico lo fece nascondere nella casa della madre che abitava nella Regio Transtiberim. Da quella casa uscì solo dopo la vittoria di suo padre e fu acclamato Cesare e nell'attesa che arrivasse a Roma gli fu dato l'incarico di Praefectus Urbi che era stato dello zio.
Il padre Vespasiano arrivò a Roma nel 70 a.C. e proclamato imperatore condivise il potere con Tito il figlio maggiore ma non con Domiziano sebbene questo avesse già 19 anni. Per 10 anni Domiziano visse una vita nell'ombra, tenuto lontano dalla politica dal sua stesso padre e poi dal fratello e tenuto lontano dall'esercito da Licinio Muciano, importantissimo cliens della famiglia.
Fu un lungo decennio in cui il giovane Domiziano studiò, osservò e partecipò alla vta di palazzo. Gli storici coevi lo hanno descritto come un giovane di alta statura, diversamente dal padre e dal fratello.
Nel 71 d.C. venne nominato console suffetto; a questa prima volta se ne sarebbero aggiunte molte altre tanto che arrivò a detenere per diciassette volte la potestà consolare.
Né il padre, né il fratello lo tennero mai in molta considerazione; Vespasiano non gli concesse onori politici di rilievo, né aveva lascito indicazioni di una coregenza con il fratello e tanto meno di una successione, anche se Domiziano accusò da subito il fratello di aver distrutto il vero testamento del padre e, con le sue note doti di falsario, averne presentato uno in cui era lui l'unico erede.
Divenne imperatore alla morte del fratello Tito nel settembre del 81 d.C. ed alcuni storici insinuarono che non fosse estraneo agli eventi che la causarono ...



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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 30/09/2019)




Bibliografia:

  • Svetonio: Vita dei Cesari. Commodo