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Colonna Traiana

Colonna Traiana

La prima colonna coclide sembra sia stata proprio quella eretta nel Foro di Traiano per celebrare la grande vittoria ottenuta dall'esercito guidato dall'imperatore nella campagna dacica. Gli storici anora discutono perchè sia stata detta “coclide”; secondo gli uni a causa della fascia istoriata che girava attorno al fusto, secondo gli altri per via della scala a chiocciola che girava internamente e l'etimologia della parola – dal greco KOCHLIAS = chiocciola – che rimanda alla scala interna sembra dar ragione proprio a questi utimi.
Già a partire dal VI secolo a.C. la colonna isolata che si elevava in uno spazio cultuale aveva un alto valore rappresentativo e se in un primo periodo serviva solo come piedistallo a statue di divinità, dal IV secolo a.C. in poi al di sopra della colonna cominciarono ad essere poste anche le statue dei re e condottieri.
A Roma famosa era la colonna onoraria che fu eretta nel 260 a.C. dopo il trionfo concesso al console Caio Duilio; in cima era posta la statua che lo raffigurava, mentre lungo il fusto erano inseriti i rostri delle navi catturate ai cartaginesi nella battaglia delle Egadi e che segnò la fine della Prima Guerra Punica con la vittoria dei romani. Celebri poi le colonne fatte erigere nel Foro Romano per onorare Ottaviano per le vittorie conseguita a Nauloco e ad Azio. Appiano racconta che nel 36 per la vittoria su Sesto Pompeo, tra gli onori tributati dal Senato al giovane triumviro fu anche innalzata una colonna che lungo il fusto aveva i rostri tolti alle navi del figlio di Pompeo, mentre in cima venne posta una statua dorata con le sembianze di Ottaviano e con l'iscrizione La pace, per tanto tempo turbata dalle discordie, per terra e per mare restaurò.
La colonna che venne eretta in onore di Traiano era un'evoluzione rispetto alle colonne che da sempre venivano erette in onore di re, condottieri ma anche di personaggi che si erano distinti per meriti particolari sia perchè non era semplicemente una colonna sormontata da una statua ma una vera costruzione a sé stante , ispezionabile all'interno e supporto per le decorazioni architettoniche che raccontavano le gesta del imperator. La colonna coclidea istoriata fu un'invenzione architettonica romana ed aveva due funzione, da una parte illustrare un grande vittoria conseguita sui popoli barbari e dell'altra celebrare l'imperatore super ceteros mortales.
Quest'ultima funzione risulta acclarata proprio dalle quattro colonne coclidi di cui si hanno certe informazioni, le due ancora esistenti di Roma, la Colonna Traiana e la Colonna Antonina, e le due ormai perdute di Costantinopoli dedicate a Teodosio ed Arcadio, posteriori alle prime due e che erano alte 50 metri e più perchè uno dei fini era proprio superare la Colonna Traiana ed i suoi 39 metri di altezza.
Quando Traiano affidò ad Apollodoro da Damasco la realizzazione del complesso di edifici che avrebbe preso il nome dell'imperatore, voleva fosse realizzato quaacosa di grandioso e per ottenerlo non esito a far livellare la sella tra Quirinale e l'arce Capitolina. Apollodoro progettò una basilica grandiosa a cinque navte, un quadriportico che delimitava una piazza amplissimaa, due splendide biblioteche e tra queste un monumento onorario che doveva raccontare le imprese di Traiano e e celebrare la sua grandezza e quella della città che aveva conquistato il mondo.
In una Roma in cui esistevano gà edifici incredibili come il Diribitorium e l'Anfiteatro Flavio, per poter lasciare una traccia del proprio operato l'imperatore doveva legare al suo nome una costruzione unica e mai vista prima.
L'idea di Apollodoro fu di realizzare una colonna alta 100 piedi che all'esterno fosse istoriata con bassorilievi che illustravano l'impresa dacica di Traiano e che chiunque poteva ammirare girandole intorno. Gli storici hanno ipotizzato che Apollodoro abbia voluto creare una sorta di grande papiro in marmo che si svolgeva attorno ad un fusto per raccontare le due campagne daciche che avevano allargato i confini dell'impero dopo un lungo periodo in cui non c'erano più state conquiste territoriali.
Ma se la storia raccontata sull'esterno della colonna era un elemento nuovo, altrettanto innovativa fu l'invenzione della scala che doveva portare al balcone sulla cima per cui data l'altezza, quello era il punto di vista che consentiva di ammirare la vastità e la bellezza dell'Urbe. Alcuni storici hanno ipotizzato che nel basamento fosse prevista la stanza che doveva contenere le spoglie di Traiano e di Plotina e che, quindi, la colonna doveva essere, nelle intenzioni, anche un monumento funebre. Questa ipotesi affascinante è stata confutata proprio per le caratteristiche architettoniche della colonna ed in particolare del basamento. In altri monumenti funebri, sia greci che etruschi o romani arcaici, la cella mortuaria era completaente interrata e comunque priva di finestre ...



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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 30/07/2021)