Circo di Massenzio
Quando nel 306 Massenzio fu acclamato imperatore pensò di riportare a Roma la capitale dell'Impero e pur dichiarando di voler vivere nel sacrum cubiculum, la residenza imperiale del tempo di Augusto, sul Palatino decise di farsi costruire un nuovo palazzo imperiale. Il neo imperatore, acclamato Augusto dalla plebe e non dal Senato, nel suo programma di renovatio imperii decise di trasformare una proprietà del demanio imperiale nella sua esclusiva residenza, scelse il Pago Triopio, la sontuosa dimora che Erode Attico aveva realizzato trasformando la villa rustica che si trovava nel grande heredium di sua moglie Annia Regilla.
La grande proprietà si trovava al terzo miglio della Via Appia ed era compresa tra la Via consolare ed il corso del fiume Almone; Erode Attico costruì la sua villa suburbana nella prima metà del II secolo d.C. in cima alla colata di Capo di Bove da cui si dominava tutta la valle.
La villa era un grandioso e splendido edificio in cui Erode profuse molte delle sue ricchezze ed alla fine volle dargli il nome di Triopio come il santuario della Dea Demetra che si trovava a Cnidio in Asia Minore; la ragione di questa scelta è interpretata da alcuni come volontà di porre una distanza con i comuni mortali ed essere al contempo un deterrente per chiunque volesse recarvi danno. Questa seconda interpretazione discende dal testo di due epigrafi ritrovate nel fondo su due colonne di marmo cipollino che oggi sono al Museo Nazionale di Napoli.
Tuttavia la maggior parte degli storici condivide l'opinione che egli ne volle fare un luogo dedicato ad Annia Regilla, la moglie che morì all'ottavo mese di gravidanza in circostanze che apparvero poco chiare. Molti sussurrarono che si trattava di un assassinio e così quando Anna Regilla morì nel 160 d.C., il fratello Annio Attilio Bradua accusò Erode, noto per il carattere irascibile e violento, di avela uccisa ma non portò alcuna prova e poichè Erode godeva della protezione dell'imperatore Marco Aurelio di cui era stato maestro ed era amico. fu assolto dall'accusa anche perchè nessuno credette alla sua colpevolezza per la disperazione che aveva mostrato per la perdita della sposa. Egli arrivò a trasformare la bellissima villa lungo la Via Appia, il Triopio, in un santuario dedicato ad Annia Regilla. In segno di lutto mutò anche l'aspetto della domus così come ricorda Filostrato: Per lei mutò anche l'aspetto della casa, oscurando i colori vivaci delle pareti con veli, tinteggiature e marmo di Lesbo, un tipo di marmo tetro e livido, …
e costruì anche un cenotafio perchè sebbene sepolta in Grecia, ci fosse un monumento funebre che la celebrasse anche nella sua città.
Quando Erode Attico morì la villa entrò nelle proprietà personali dell'imperatore perchè alla gens Annia apparteneva anche la discendenza di Maco Aurelio e quando Commodo fu assassinato fu inglobata nel demanio imperiale. Gli imperatori successivi, dai Severi au Gordiani non si interessarono di questa villa che consideravano troppo lontana dall'Urbe; i successivi imperatori scelsero di avere il loro palazzo nei luoghi simbolo del potere, sul colle dove aveva scelto di avere la sua casa Augusto. Non fu così per Massenzio che preferì costruirsi un nuovo palazzo nella zona da cui si dominava la Regina Viarum. Gli architetti di Massenzio progettarono non solo un grande palazzo con tutti gli spazi per lo svolgimento della vita privata dell'imperatore ma anche una basilica per svolgere le attività pubbliche, poi realizzarono anche un circus dove offrire spettacoli e, quando norì il figli di Massenzio, Romolo Augusto, un grande mausoleo che doveva essere anche la tomba della dinastia.
Il palazzo imperiale vennecostruito sfruttando ed ampliando le costruzioni precedenti perchè già nel I secolo a.C. gli Anni avevano scelto quel sito, dominante sul paesaggio circostante, per costruire la loro villa rustica. Ma una parte importante nel programma edilizio e propagandistico di Massenzio doveva averla il circo che egli fece realizzare sfruttando la valletta naturale ai piedi della collina dove sorgeva il palazzo; il circo sarebbe stato il luogo dove Massenzio avrebbe fatto divertire la corte degli aristocratici nel cui sostegno egli sperava per mantenere il potere.
Quando Massenzio vi si trasferì nel 310 d.C. la villa era diventata una dimora imperiale con un nuovo ingresso monumentale e l'aggiunta di una basilica, del Mausoleo e del ...
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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 16/02/2021)