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Chiesa San Clemente

Lungo il tracciato dell'antica via Labicana che correva nella valle tra il Colle Oppio ed il Celio, già nel I secolo a.C. si affacciavano molti complessi abitativi (insulae) chiusi entro muri perimetrali in cui erano ricavati ambienti che erano aperti verso i vicoli e che i proprietari affittavano come tabernae mentre ai piani superiori e verso l'interno si sviluppavano le domus di ricchi mercanti. Nel II e III secolo d.C. in quest'area venne portata la Moneta, la zecca imperiale ovvero l'officina dove venivano coniate le monete. Nei pressi di Moneta vi era la domus Clemens, ovvero la casa di un certo Clemente che dopo essersi convertito al cristianesimo ospitava in una delle aule della sua sua domus, altri fedeli cristiani per i riti di preghiera comune. L'aula venne ben presto trasformata in un vero luogo di culto tanto che in un'epistola del 417 di Papa Zosimo viene menzionata una Sancti Clementis Basilica.
La Basilica Sancti Clementis, posta lungo il percorso delle processioni papali dal Laterano al Vaticano, divenne da subito uno dei più importanti luoghi di culto di Roma tanto che fu dotata di un di un secretarium, di un consignatorium, per la somministrazione della cresima e di un battistero.
La dedica della chiesa a San Clemente sembra risalire al IV secolo ed è stata confermata da alcune epigrafi ritrovate da scavi archeologici effettuati nel XIX secolo, di cui la più chiara è relativa a lavori edili voluti da Siricio Episcopo che fu papa dal 384 al 399, e dal testo del De viribus Illustribus del 392 d.C. in cui si riporta

nominis eius[Clementis] memoriam usque hodie Romae exstructa ecclesia custodit

Notizie certe della dedica a San Clemente, che fu vescovo di Roma dall'anno 88 al 97 d.C., si hanno da iscrizioni che risalgono al tempo di Papa Damaso I e Papa Siricio, ultimi decenni del IV secolo.
Il passaggio dal titulus Clemens alla dedica della chiesa a Papa Clemente I è di difficile spiegazione mentre è certo che la chiesa venne eretta al tempo di Costantino e che i suoi muri poggiano sui resti di un mitreo pagano. Queste informazioni rendono plausibile che il sito di culto da mitreo si sia trasformato in titulus intorno al III secolo d.C. e che successivamente l'oratorio sia divenuto una vera chiesa. La dedicazione a Sa Clemente può essere spiegata con le innumerevoli leggende che fiorirono già nel tardo impero sulla sua vita.
Clemente, discepolo di San Paolo, fu il quarto vescovo di Roma, dopo Pietro, Lino e Anacleto ed è sua, nella I° lettera ai Corinti, la prima affermazione della superiorità della chiesa di Roma su tutte le altre chiese. Fu vescovo di Roma durante l'imperium di Domiziano, Nerva e Traiano e sulla sua vita pastorale si raccontano storie e leggenda. Tollerato da Domiziano, entrò in conflitto con Nerva dopo che aveva convertito alla religione cattolica prima Teodora moglie di Sisinnio, un patrizio romano, e poi lui ed ancora altri 423 patrizi della corte imperiale.
Nerva, lo esiliò nel Chersoneso Tracico e lo mandò ai lavori forzati nelle cave di marmo del Ponto dove continuò la sua opera di proselitismo tra i forzati. Secondo l'agiografia cristiana qui avrebbe compiuto il primo miracolo facendo scaturire dell'acqua dalla terra per far dissetare i suoi compagni che quindi in moltissimi si convertirono alla nuova fede. Venuto a conoscenza dei fatti, il nuovo imperatore Traiano condannò a morte Clemente che fu gettato nelle acque del Mar Nero con un'ancora al collo. La leggenda sulla morte di Clemente diffusa a partire dal IV-V secolo d.C.,seppure con qualche variazione dei trascrittori, racconta come ogni anno nel punto in cui il martire era stato gettato in mare, le acque si aprivano mostrando il sepolcro costuito da Dio per conservare il corpo di Clemente alla devozione dei fedeli.Le sue spoglie, secondo la tradizione, furono portate a Roma solo nel 869 e tumulate sotto l'altare maggiore della Basilica a lui intitolata ...



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di M.L. ©RIPRODUZIONE RISERVATA (Ed 1.0 - 13/12/2021)




Basilica di San Clemente, esterno

Basilica di San Clemente, esterno



San Cirillo e San Metodio portano a Roma le reliquie di San Clemente

San Cirillo e San Metodio portano a Roma le reliquie di San Clemente



San Clemente: Pluteo con monogramma di Giovanni II, VI sec.

San Clemente: Pluteo con monogramma di Giovanni II, VI sec.



Lawrence Alma-Tadema – Interno chiesa di San Clemente in Roma, 1863 - Fries Museum, Leeuwarden NL

Lawrence Alma-Tadema – Interno chiesa di San Clemente in Roma, 1863 - Fries Museum, Leeuwarden NL